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mercoledì 31 dicembre 2014

Milano, 22enne sfregiato con l'acido: rifiutava il «triangolo» amoroso. Arrestati una bocconiana (genitore di Verzino) e il suo amante

Lo ha attirato in via Carcano con la scusa di consegnargli un pacco e poi, insieme all'attuale amante, gli ha gettato dell'acido in faccia.

Il movente
Martina Levato, 23enne studentessa della Bocconi, avrebbe escogitato tutto per vendicarsi dell'ex fidanzatino del liceo, Pietro Barbini, colpevole di non voler partecipare al triangolo amoroso ideato da lei e dal compagno Alexander Boettcher, 30 anni, sposato e gestore di un patrimonio immobiliare.
Tra la Levato e l'uomo si era creato un rapporto «morboso» e «totalitario», hanno spiegato gli investigatori che indagano sul fatto. Dalle indagini è emerso, infatti, che la giovane, ex studentessa modello del liceo Parini, che frequentava insieme a Barbini, sei mesi fa circa aveva raccontato all'ex compagno di scuola tutta una serie di dettagli del suo rapporto borderline con Boettcher. L'uomo,
milanese e la cui famiglia è di origine tedesca, è stato, tra l'altro, anche candidato alle ultime elezioni regionali lombarde per la lista '3L', movimento fondato da Giulio Tremonti.

La vicenda
Il giovane di 22 anni aggredito ieri in via Carcano e Martina Levato avevano ripreso, infatti, a sentirsi su 'WhatsApp' dopo aver avuto una storia da ragazzini e il giovane, in particolare, dopo aver letto dettagli (definiti dagli investigatori «allucinanti») del rapporto della studentessa con l'uomo sposato, le aveva detto di troncare quella relazione. Lo scorso agosto, inoltre, è stato lo stesso Boettcher a scrivere un messaggio al giovane nel quale gli diceva, in sostanza, che Martina non meritava niente e entrambi avrebbero dovuto «coalizzarsi» contro di lei.
Per l'aggressione al 22enne il giudice ha convalidato i due arresti. La ragazza, ascoltata in aula dal giudice di Milano Lorella Trovato durante l'udienza di convalida dell'arresto, aveva ammesso di aver gettato l'acido addosso a Barbini, compagno di scuola al liceo Parini di Milano, cercando però di scagionare l'attuale fidanzato che, secondo la sua versione, «non era consapevole» delle sue intenzioni. Non avrebbe fornito invece spiegazioni sulle telefonate per attirare il giovane, che vive a Boston ma era tornato a Milano per le vacanze di Natale, in via Carcano.
Boettcher invece, arrestato dalla polizia subito dopo l'aggressione, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ulteriori riscontri sul suo ruolo di Martina Levato sono arrivati dal racconto della vittima e dall'analisi degli sms memorizzati nel suo telefono telefono cellulare. È stata quindi arrestata nella casa dove vive insieme ai genitori a Bollate, nell'hinterland milanese. L'acido è stato invece trovato in una casa affittata da Boettcher, nato in Germania ma residente da anni a Milano, che si era presentato in via Giulio Carcano armato di martello.

I precedenti
La giovane già stata denunciata nel maggio scorso da un altro uomo per tentate lesioni compiute con un coltello. «La conseguenza di un fatto così grave non può che essere la custodia cautelare in carcere», ha
spiegato il pm di Milano Marcello Musso intervenendo in aula dopo l'interrogatorio della ragazza. «Martina Levato si è dimostrata una bocconiana reticente, falsa e spocchiosa - ha proseguito - La sua
confessione è tale perchè l'hanno beccata con le mani nella marmellata ma non ci ha detto chi ha teso la trappola».

Il difensore della studentessa, avvocato Paola Bonelli, ha sostenuto la necessità di «valutare la
capacità di intendere e di volere» della giovane, opponendosi alla misura della custodia cautelare in carcere che «avrebbe effetti deleteri su una persona che presenta già diverse fragilità».

La studentessa
Una personalità particolare quella di Martina Levato, che, è emerso dalle indagini, avrebbe sul viso una piccola cicatrice a forma di A, che si sarebbe fatta incidere come gesto di «eterna dedizione» nei confronti dell'amante.
Nell'appartamento dell'uomo, in zona Navigli, gli inquirenti, oltre a sequestrare cinque flaconi di acido muriatico hanno trovato anche un bisturi e del cloroformio. Quando gli hanno chiesto a che cosa gli servisse, Boettcher avrebbe risposto che utilizzava il bisturi per incidere il suo nome sul corpo delle ragazze che lo desideravano. Martina Levato, che ha cercato di difendere l'uomo anche nell'interrogatorio di oggi davanti al giudice delle direttissime, ha detto alla polizia, però, che quella cicatrice che ha sulla guancia non l'ha fatta Boettecher, ma un tatuatore.

 http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/milano_aggredito_acido_pietro_barbini_martina_levato_ex_fidanzato/notizie/1091056.shtml

lunedì 15 dicembre 2014

Un defibrillatore per la sicurezza dei cittadini di Verzino

Verzino lunedì 15 dicembre 2014
Defibrillatore a VerzinoAlla presenza di un folto pubblico, l’Auser Volontariato Verzino ha messo a disposizione dei verzinesi un defibrillatore per garantire la loro sicurezza. Per una migliore utilizzazione dell’apparecchio, Auser Volontariato Verzino, rappresentata dal suo Presidente, Francesco Chiarello, e CRI Verzino, rappresentata da Giuseppina Tridico, hanno disposto e firmato una convenzione che impegna le due associazioni a garantire professionalità e qualità di servizio a favore dei cittadini.
A sostegno dell’accordo hanno apposto la loro firma: Bruno Tassone, Presidente Auser Territoriale Crotone, Antonietta Tigano, Presidente Croce Rossa Comitato di Santa Severina e Francesco Parise, sindaco di Verzino. Auser, per scelta, non si sostituisce alle Istituzioni, ma le sussidia, allo scopo di assicurare ai cittadini che ne hanno bisogno, quelle attività che altrimenti, per motivi vari, non sarebbero garantiti, ciò nonostante, l’Auser Volontariato Verzino ha deciso di surrogare le istituzioni. L’Associazione convinta che, il defibrillatore per essere utile, deve avere una adeguata fruibilità nei momenti di necessità, ha cercato di far rete con altre associazioni in possesso di altri strumenti e di logistica che rendesse celere l’utilizzazione ed il reperimento immediato al momento del bisogno. La scelta è caduta sulla Croce Rossa, poiché opera nel territorio verzinese da oltre vent’anni, con diligenza e professionalità, oltre ad essere munita di una ambulanza e di operatori capaci e affidabili. Con l’augurio, come ha sostenuto il Presidente Tassone, che il defibrillatore non debba mai servire, anche Verzino, grazie ad Auser è dotato dell’apparecchio salvavita.
http://www.ilcirotano.it/2014/12/15/un-defibrillatore-per-la-sicurezza-dei-cittadini-di-verzino/

domenica 14 dicembre 2014

Verzino, comunità scontenta del parroco avvia raccolta firme per sostituirlo

C’è malcontento a Verzino. Per il parroco, don Tomas Asù Obono che, secondo la comunità, rappresentata da Arturo Paro, terrebbe un “comportamento a dir poco spadroneggiante nei confronti del gregge a lui affidato”. Da qui la decisione di Paro, portavoce del malcontento diffuso nel comune in provincia di Crotone, ha avviato una raccolta firme per sostituire il prete.
Questa, come affermato da Paro “sarà a norma di legge” e sarà effettuata il 20 dicembre “nella Piazza principale di Verzino”. La richiesta di sostituzione, come afferma Paro, sarebbe partita lo scorso mese di agosto e “ripetutamente sollecitata senza nessuna risposta concreta”.
Da Verzino è partita anche una missiva a Don Giovanni Filippelli, segretario del vescovo di Crotone Domenico Graziani in cui Arturo Paro manifesta l'impossibilità, definita dallo stesso “misteriosa”, di non poter conferire con l'Arcivescovo, richiesta - come dicevamo - avanzata già ad agosto scorso “e ripetutamente sollecitata senza nessuna risposta concreta” con numerose telefonate alla segretaria. L’intendo dell’incontro è dunque quello di discutere con mons. Graziani del comportamento del vicario di zona e parroco della Parrocchia Santa Maria Assunta.
Per questo Paro si sarebbe fatto portavoce del malcontento “molto diffuso tra la popolazione”, afferma spiegando inoltre che vi sarebbero “addirittura padri che si rifiutano di far battezzare i figli” da don Tomas e, sempre nella missiva, invita il segretario di comunicare all'Arcivescovo che da oggi, 12 dicembre, partirà la raccolta firme.
“Non si pretende un Santo Parroco, ma - afferma ancora Paro - almeno un parroco che svolga degnamente le sue funzioni, volentieri, non per … interesse e senza spadroneggiare sul gregge a lui affidato”. “Finché la popolazione non otterrà un nuovo parroco”, chiosa il rappresentante dei cittadini “irati”, viene annunciato che saranno adottati “tutti gli strumenti legali e leciti” per ottenere un nuovo curato.
 http://www.cn24tv.it/news/102567/verzino-comunita-scontenta-del-parroco-avvia-raccolta-firme-per-sostituirlo.html

giovedì 6 novembre 2014

Ciro’ Marina, scelto il pediatra ma lo studio e’ a Verzino

Malcontento e rabbia da parte delle famiglie dopo la decisione dell’Asp
 ciro' marina martedì 04 novembre 2014
pediatraLa decisione della Commissione medici pediatrici, ha creato un vero e proprio malcontento, per non dire rabbia, da parte delle famiglie che fino a qualche giorno fa, vedevano assistiti i propri piccoli cari dal medico di famiglia Giuseppe Bombardiere. “Un’assistenza temporanea” affidata al medico di base perché gli ambulatori pediatrici della città, due per l’esattezza, erano sovraccarichi di infanti, come ci ha dichiarato il direttore, Sergio Ippolito. I fatti: seguendo una disposizione legislativa, su indicazione della Direzione Regionale, essendo necessario aprire un ambulatorio pediatrico a Verzino, l’asp di Cirò Marina ha bandito il relativo concorso che è stato aggiudicato ad un medico pediatrico di Crucoli. Quest’ultimo, dopo avere avuto assegnata la postazione di Verzino, per come la legge consente, ha ottenuto l’autorizzazione ad aprire una seconda postazione pediatrica nella sua città Crucoli, sprovvista anch’essa di pediatra di base. Da qui, una lettera inviata dall’Asp di Cirò Marina, alle famiglie che erano in assistenza presso il dott. Bombardiere, con la quale gli si comunicava che dovevano d’ora in avanti recarsi o a Verzino o a Crucoli per fare assistere i loro piccoli cari.
La vicenda ha creato un generale malcontento, per dire poco, fra le famiglie di Cirò Marina che hanno, o sarebbe il caso di dire, avevano, in assistenza sanitaria pediatrica lo studio del dott. Bombardiere Giuseppe, con il quale si era instaurato un totale rapporto di fiducia. Pertanto, se una famiglia necessita di intervento urgente per il proprio figlio, dovrà appunto recarsi nelle due postazioni su dette, o viceversa, il pediatra dovrà venire da Verzino o Crucoli per dare assistenza al piccolo se trattasi di caso serio. Comprensibile, logico e legittimo lo sfogo delle famiglie che hanno minacciato di presentare una regolare denuncia formale per difendere il loro diritto di assistenza ai Carabinieri in quanto, la decisione, per molti versi incomprensibile, della Commissione medici pediatri, lede il loro diritto di scelta. Incomprensibile anche alla luce della lettera inoltrata dallo stesso sindaco, Roberto Siciliani all’Asp di Cirò Marina, con la quale, nella sua veste di Sindaco e quindi responsabile e tutore pubblico dei minori della città, aveva a suo tempo segnalato la necessità di istituire il terzo ambulatorio pediatrico nella città. Questo anche in virtù dell’inconfutabile evidenza che Cirò Marina e Cirò assorbono la stragrande maggioranza di neonati e bambini in età pediatrica, che come tutti sanno comprende bambini da o a sei anni e fino al quattordicesimo anno di età. Come potrà inoltre essere assistito un baby durante l’inverno? La viabilità, l’ordine pubblico dov’è? Quali interessi vi sono dietro questa decisione della Commissione medici pediatri? Si domandano i vari genitori che si sono rivolti a noi? Perplesso anche lo stesso Sindaco che abbiamo interpellato in merito, mentre il direttore Sergio Ippolito si è detto solo esecutore di disposizioni a norme di legge. Ma della Commissione medici pediatri ne è componente anche il direttore generale dell’Asp regionale. E allora, si chiedono ancora i genitori, a chi giova creare tanto malcontento?
 http://www.ilcirotano.it/2014/11/04/ciro-marina-scelto-il-pediatra-ma-lo-studio-e-a-verzino/

martedì 22 aprile 2014

Droga: marijuana e hashish in auto, 2 arresti a Belvedere Spinello

Nel corso della notte tra venerdì e sabato, i Carabinieri della Stazione di Belvedere Spinello hanno arrestato Fortunato Damiano, disoccupato 34enne e Giuseppe Levato 31enne agricoltore, entrambi originari di Verzino, per detenzione ai fini di spaccio di marijuana ed hashish.
I militari, mentre erano impegnati in un servizio di controllo del territorio, in località “Gipso”, hanno incrociato l’autovettura guidata da Damiano e con a bordo Levato. I Carabinieri insospettitisi per l’ora tarda ed il luogo abbastanza poco trafficato, hanno deciso di bloccare l’autovettura “Ford Focus” di colore verde.
Pertanto, alla presenza dei due ragazzi che apparivano sempre più preoccupati, hanno proceduto anche alla perquisizione del veicolo. Levato, appena sceso dalla macchina ha estratto dalla tasca una bustina gettandola per terra. I militari accortisi del gesto hanno immediatamente recuperato quello che è poi risultato essere un incarto contenente marijuana per un peso di 4 grammi ed una stecca di hashish per un peso di 3 grammi.
La perquisizione al veicolo ha permesso di recuperare anche un bilancino di precisione ed un rotolo di carta stagnola, tutto materiale necessario per il confezionamento delle dosi da spacciare.
I due ragazzi, espletate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati tradotti presso le proprie abitazioni agli arresti domiciliari.

mercoledì 2 aprile 2014

Verzino-inaugurato il ponte sul Torrente Sorriaggio

“Un’opera molto utile, realizzata a tempo di record che, ne sono certo, i cittadini di Verzino apprezzeranno”. Così il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, si è espresso nel pomeriggio di ieri in occasione dell’inaugurazione del ponte che l’Ente intermedio ha realizzato, sul Torrente Sorriaggio, lungo la strada provinciale 29 che collega la statale 107 con Verzino. Con Zurlo erano presenti il vicepresidente Pietro Durante, gli assessori Diodato Scalfaro e Salvatore Claudio Cosimo, il sindaco di Verzino Francesco Parise, il Capo di Gabinetto Dionisio Gallo, il dirigente Francesco Benincasa.
La struttura, con tre armaci, è a sezione ribassata della larghezza massima di 4,65 metri ed un’altezza di circa 3 ed è stata realizzata con fondi di bilancio per un importo di circa 250.000 euro. “E’ un momento importante perché questo ponte evirerà, a quanti quotidianamente percorrono l’arteria per raggiungere Verzino, di dover effettuare percorsi alternativi. Gli Uffici della Provincia -dichiara Stano Zurlo- hanno lavorato a tempo di record così come la ditta che lo ha realizzato. L’Amministrazione che presiedo aveva assunto l’impegno con la comunità verzinese nei giorni immediatamente successivi al crollo del ponte, avvenuto il 19 novembre scorso, ed oggi con soddisfazione siamo qui per l’inaugurazione. Devo dire comunque che già nel settembre scorso avevamo inserito nel bilancio una somma di 300.000 euro proprio per l’intervento su Verzino prima che la struttura crollasse. Devo, e voglio, ringraziare tutti i rappresentanti del comitato spontaneo che –conclude il presidente della Provincia- indipendentemente dalla collocazione partitica mi avevano sollecitato un intervento”.

domenica 5 gennaio 2014

'Il Fiore e la Farfalla', in scena la comunità terapeutica Verzino Solidale

La Comunità Terapeutica ad Alta Intensità di Riabilitazione Psichiatrica e per la Salute Mentale, denominata “Verzino Solidale”, gestita dal Consorzio Mare Nostrum Onlus di Catanzaro, opera dal 2010 nel comune di Verzino (KR) ed ospita 10 pazienti con problematiche di carattere psichico e limitazioni fisiche. Verzino Solidale significa, lavorare insieme, vivere insieme, autogestirsi nel quotidiano e nei programmi, percepire il proprio spazio e quello altrui. Perché, appartenere pienamente alla società, permettere alla persona “malata” di sperimentare l’autonomia e l’integrazione sociale considerandola per le sue potenzialità residue e non per i suoi limiti fisici o psichici. Queste sono le basi fondamentali della socialità, lo spirito che anima da sempre la Comunità di Verzino Solidale; e l’apertura verso il mondo esterno ha come obiettivo quello di valicare i confini della Comunità e dare parola a coloro che quotidianamente vivono nel silenzio.
Nasce così “Il Fiore e la Farfalla”, spettacolo teatrale realizzato dai ragazzi di “Verzino Solidale”, che si terrà oggi 3 gennaio 2014 presso la Chiesa del Carmine di Pallagorio, dalle ore 18.00 alle ore 20.00. Questo lavoro è il frutto dell’impegno durante le attività nel laboratorio di teatro reso possibile grazie alla collaborazione di Maurizio Pace. Stimolati da don Paletta, l’intera comunità di “Verzino Solidale”, operatori ed ospiti, con questo gesto vuole esprimere gratitudine per l’accoglienza e l’affetto ricevuto da cittadini di Pallagorio durante le nostre visite nel paese e la partecipazione alle funzioni religiose. Affetto ed Amore che ogni giorno rinforza le ali per il nostro volo verso un domani migliore; domani migliore che auguriamo con affetto a tutti voi.
http://www.catanzaroinforma.it/pgn/newslettura.php?id=62366

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