Ragione di letizia, durante le feste natalizie, era anche la mattanza del maiale. Per l’occasione infatti si faceva festa, la carne abbondava in famiglia, parenti ed amici sedevano allo stesso tavolo assaporando gustose pietanze a base di carne innaffiate da vino generoso. Il maiale, nero, veniva allevato in apposito porcile, nutrito con i rifiuti della cucina, dell’orto, del frutteto. Ogni singola parte dell’animale veniva riutilizzata, conservata, trasformata. L’allevamento non era costoso e il maiale forniva grassi, carni insaccate, prosciutti per un intero anno. Era consuetudine mandare “ u ratu”, cioè un pezzo di filetto e di fegato, a persone di riguardo, da cui si era ricevuto un beneficio, oppure ai parenti ed agli amici verso i quali ci si sentiva più intimamente legati; questi ultimi, a loro volta, avrebbero contraccambiato il dono, quando avrebbero sgozzato il loro maiale.
L’omino aru munno tre vote è cuntento:--------- L’uomo nel mondo 3 volte è contento:
quannu ammazza u porco, sona e canta; -------quando uccide il maiale, suona e canta;
quannu si fa a varba, nu mumentu, ------------quando si fa la barba, per un istante,
quannu se ‘nzura ppé na vota tantu. ------------quando si sposa una volta tanto.
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PREMIO INTERNAZIONALE "RADICI"
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Premio Internazionale "RADICI" giunto alla terza edizione.
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9 anni fa
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