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sabato 28 maggio 2011

La paura corre sull'asfalto Tanti gli allarmi lanciati alle istituzioni: nessuna risposta concreta

VERZINO


Margherita Esposito .

Stanchi di aspettare e preoccupati di dover attendere, magari, l'ennesima tragedia annunciata perché si accelerino i tempi di soluzione di un problema che mette in gioco la sicurezza ed i diritti di un'intera comunità, i cittadini di Verzino, da mesi a rischio di isolamento viario, hanno dato vita ad un comitato spontaneo.

In centinaia, si sono così riuniti nell'assemblea pubblica promossa dal Comitato "Per la viabilità" che ha come portavoce Giuseppina Tallarico e Salvatore Girimonte.
Sedando, con qualche difficoltà, le tesi di quanti sostenevano la necessità di mettere in atto manifestazioni di protesta clamorose, la maggioranza dell'assemblea ha convenuto di chiedere al sindaco, Franco Parise, di sollecitare un incontro urgente tra una delegazione del comitato e il presidente della Provincia di Crotone. La richiesta dei cittadini è perentoria: vogliono che siano «adottate misure urgenti per salvaguardare la incolumità ed il diritto alla salute dell'intera cittadinanza di Verzino». Rivendicano, infatti, «un intervento immediato di reale messa in sicurezza sui punti critici della viabilità provinciale su cui si registrano ulteriori cedimenti». Sotto accusa sono soprattutto le condizioni del bivio tra la Provinciale 26, la "Verzino-Cerenzia" ( interdetta al transito dal 1996), e la Provinciale 29, riaperta dopo il crollo del pontino, l'1 marzo scorso in località Gipso. A due mesi dall'accaduto quest'ultima continua ad assicurare un collegamento quanto mai precario del paese con la Statale 107 e, quindi, con Crotone, i suoi uffici e il suo ospedale. Il dirottamento del traffico sull'ex statale 492 significa per gli automobilisti della zona allungare il tragitto di almeno 10 chilometri; ma, soprattutto, da quando un intero tratto di carreggiata è precipitato in uno strapiombo, «il collegamento con il capoluogo - denunciano - è garantito dall'esile resistenza di una sottile striscia di argilla appesa su un fronte di frana profondo ed in continuo avanzamento». Su quei pochi metri di asfalto (al bivio tra le due provinciali 26 e 29), rimasti in bilico sulla frana, transitano ogni giorno una media di 500 verzinesi con 2 autobus di linea carichi di studenti, centinaia di automobili che trasportano infermieri, insegnanti, appartenenti alle forze dell'ordine, professionisti e vari cittadini che, quotidianamente, raggiungono Crotone per lavoro».
Il Comitato cittadino verzinese contesta in particolare all'amministrazione provinciale di non aver mantenuto fede all'impegno assunto nel consiglio comunale del 21 marzo scorso, «di iniziare entro quattro mesi da quella data i lavori di ammodernamento e di messa in sicurezza delle due strade provinciali» tanto che, ad oggi, non sarebbero stati individuati nemmeno i tecnici cui affidare la progettazione degli interventi.
«È facile desumere, quindi - scrive ancora il Comitato - che, per i tempi tecnici previsti da una procedura ordinaria di affidamento dei lavori, il cantiere non potrà partire che in autunno inoltrato, quando altre piogge e altre calamità impediranno la realizzazione delle opere previste e apriranno altre criticità lungo l'asse viario provinciale. I cittadini di Verzino sono indignati per essere stati troppe volte presi in giro e di quanto poco siano considerati i loro diritti elementari e fondamentali quali il diritto alla salute, alla integrità fisica, allo studio, al lavoro, alla libertà di movimento, alla libertà di iniziativa economica di una comunità che deve quotidianamente scontare lo svantaggio di una posizione interna e marginale rispetto al territorio provinciale».
http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=75504&Edizione=10&A=20110526

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