LA CUCUZZA AMERICANA
Ogni volta che vedo
una zucca enorme e gialla mi ricorda l'amico Maciste che, una tarda
mattina calda di inizio estate, a metà degli anni sessanta del
secolo corso, in discesa e a forte velocità, in curva si spezzavano
i lacci dei freni della bicicletta e sbandò. Maciste all'età di
appena tredici anni fece un volo di più di dieci metri e atterrò
sopra un grosso mucchio di letame e batté la testa contro una zucca
grossa e gialla e vi rimase svenuto e con la testa infilata.
L'acqua del canalone
scorreva e rendeva l'aria fresca e profumata di tutti quegli ortaggi
in fiore. Sciami d'insetti e api ed il frinire dei grilli
accompagnavano u zi' Patataro dentro alla frescura del suo orto
intento a raccogliere i fagiolini, quando all'improvviso sentì il
tonfo, si guardò intorno e non vide nessuno, si mise quasi paura per
quel rumore sinistro.