Testo e disegni di Nino Sergi -
Mestolo, di buona lena, percorre la via provinciale che dalla cittadina di Cirò Marina, in provincia di Crotone, si inerpica, serpeggiante, verso la Sila.
La sua meta è il paese di Verzino posto in posizione collinare a circa cinquecento metri di altitudine e a quasi 40 chilometri dal mare. Le sue origini potrebbero risalire agli Enotri che, fondandolo, gli diedero il nome di Vertinae. Negli anni fu dominato prima dai sibariti e poi dai crotoniati che se lo contesero per la ricchezza delle sue miniere di ferro, zolfo e argento, per le cave di alabastro e per l’acqua sulfurea.
Arrivando al borgo Mestolo scopre che si tratta di un posto delizioso, dal caratteristico aspetto agricolo e con la bella campagna che gli fa da cornice. Al centro dell’abitato vi è la chiesa Madre dedicata a Santa Maria Assunta, del XVII secolo, con l’interessante campanile e l’elegante facciata a tre portali, in pietra di tufo, aggiunti alla fine del 1600. Piacevole è il cinquecentesco
Palazzo Ducale dalla pianta quadrata e provvisto di corte interna dove, un tempo, era presente un pozzo, oggi interrato. Particolare è il rione “Sperone”, situato su una collina, ai cui fianchi sono presenti delle cavità appartenenti a un insediamento troglodita probabilmente di età neolitica.
Queste caverne hanno dimensioni che variano dai due ai quattro metri e adesso sono usati come magazzini o come ricovero di animali. Ma in epoca bizantina, intorno al X secolo, sono servite come rifugio per
i monaci Basiliani arrivati sin qui dall’oriente per diffondere il loro modo di vivere e praticare il cristianesimo.
Il nostro cuoco adesso ci porta a visitare un altro tipo di grotte presenti sul territorio verzinese: le Grotte carsiche della Gravina di Grubbo. Vestito di tutto punto da speleologo scende giù, senza esitazione, nelle cavità.
Lo scenario che si presenta è straordinario: lunghi camminamenti sotterranei, con stalattiti e stalagmiti posti come rigide sentinelle, fiumi sotterranei che sfociano su grandi antri che inondandoli creano piacevoli laghetti, fauna particolare e pipistrelli bianchi fanno di questo luogo un posto magico e misterioso.
Le grotte, nel tempo, hanno dato spunto alla fantasia popolare di creare delle leggende come la grotta dei briganti con sette stanze piene d’oro. A
Mestolo piacerebbe sicuramente che la leggenda avesse un fondo di verità, così da uscire dalla
grotta carico di monete d’oro.
http://calabria.mondodelgusto.it/2012/03/27/spasso-mestolo-borgo-verzino-crotone/