La Provincia chiede alla Regione un Piano per viabilità e territorio

Laura Leonardi

Mentre l'assessore alle infrastrutture Marcello Praticò e l'assessore al Bilancio Gianfranco Adamo erano già a Roma per un incontro urgente con il ministro dei trasporti Corrado Passera, ieri mattina il Consiglio provinciale si è riunito in seduta straordinaria. L'assemblea è stata convocata per discutere del dissesto idrogeologico e dei danni subiti dalla rete viaria provinciale a seguito dei fenomeni meteorologici che hanno interessato il territorio.
Il presidente Stanislao Zurlo, in apertura di dibattito, ha illustrato la drammatica situazione in cui le strade provinciali versano
Verzino, Crotone, Strongoli, Casabona, S. Severina, Scandale, Cutro, Altilia, Isola Capo Rizzuto, Rocca di Neto e Cotronei, praticamente l'intero territorio ha subito frane e smottamenti che hanno reso impraticabile la maggior parte delle strade di collegamento tra i vari comuni, portando, nel caso di Strongoli, un intero paese al completo isolamento per una giornata.
«Il modello della Lega nel nord Italia ci sta dimostrando cosa significa attaccamento al proprio territorio – ha detto nel suo intervento il consigliere dell'Udc Pietro Caligiuri – io mi rendo conto che invece tra di noi c'è davvero poco impegno nei confronti del territorio. La nostra provincia versa in una condizione indecente per quando riguarda le strade, ed il nostro Governatore non si è neanche degnato di venire a farci visita». «Io – ha aggiunto Caligiuri – sono molto pessimista sull'incontro che oggi Praticò sta avendo a Roma e per questo dico che bisogna prendere una decisione seria. Dobbiamo andare tutti da Scopelliti e dirgli che deve prendere seriamente provvedimenti per Crotone e se questo non dovesse bastare, andremo dal ministero dei trasporti tutti insieme».


All'unico punto all'ordine del giorno se n'è poi aggiunto un altro presentato da Antonio Barberio, consigliere dei Democratici a sinistra. Barberio ha dunque proposto un documento al Consiglio, chiedendo anche alla Giunta di prendere posizione sulla questione della rete viaria con quattro impegni formali. Il primo prevede la richiesta al Governo dell'immediata disponibilità dei fondi revocati, con un particolare provvedimento del Ministero delle infrastrutture e trasporti, pari a 6.930.000,00 euro; con il secondo punto si chiede invece al Governo il ripristino delle somme dovuto per le annualità del 2008 e 2009 per gli interventi di ammodernamento e potenziamento della viabilità secondaria. Nel terzo punto di Barberio c'è la richiesta alla Regione Calabria, invece, di predisporre un piano straordinario per la messa in sicurezza del territorio provinciale con l'impiego delle somme previste dal Piano operativo regionale. Infine, il quarto punto prevede la richiesta di un protocollo da sottoscrivere con gli ordini professionali dei geologi, ingegneri e geometri allo scopo di definire con urgenza una programmazione degli interventi per la ricostruzione delle opere viarie più danneggiate. Le proposte di Barberio sono state accettate e votate all'unanimità da tutto il Consiglio e hanno trovato il consenso anche del presidente Zurlo che ha preso l'impegno di portarle avanti.
«Non possiamo abbandonare la nave mentre sta affondando – ha detto Barberio – ed io oggi non sono qua a fare opposizione, perché fare opposizione in questo territorio sarebbe come sparare sulla Croce rossa. Io sono qui perché credo che tutti noi dobbiamo essere richiamati ad un senso di responsabilità. Purtroppo la Regione si preoccupa di investire per realizzare strade a Cosenza e a Catanzaro, lasciando ancora una volta Crotone in una condizione disperata».
Al Consiglio straordinario erano stati invitati a partecipare anche i sindaci dei ventisette comuni. Ma solo tre erano presenti: Dionigi Fera di Petilia Policastro, Diodato Scalfaro di S. Severina e Carmine Maio di Carfizzi, più, ovviamente, Francesco Spina e Umberto Lorecchio sindaci rispettivamente di Savelli e Pallagorio ma anche consiglieri provinciali.
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