Benvenuti su VerzinoKr.Le visite sul blog sono molte ma le testimonianze lasciate sono molte poche pertanto vi invito a commentare e firmare il GuestBook di VerzinoKr cliccando qui

martedì 30 dicembre 2008

La ginestra

Era giugno, con la sua calura, a dire alle donne che era arrivata l’ora di raccogliere la preziosa ginestra. L’alba non era ancora spuntata quando, le allegre comari, si addentravano nella campagna, tra i rovi, le stoppie e le cicale che stridevano. Al primo raggio di sole, erano già lì, curve o distese bocconi sulla roccia, e cantavano e lavoravano e lavoravano e cantavano:

Pi ra via de la foresta (Canzone cantata insieme da uomini e donne al lavoro)

Pi ra via de la Foresta l’incontrai Per la via della Foresta l’incontrai
ferma quatrara che sarai la mia fermati ragazza perché sarai la mia
fermati, amore mio, non mi toccare fermati, amore mio, non mi toccare,
ca si mi tocchi fai gran pene a mmia che se mi tocchi mi farai un gran torto
tu venacci stasira a ra tardata vieni stasera sul tardi
quannu mamma nun c’è ca fora è juta quando mia mamma non c’è che fuori è andata
rapera, bella mia, sugnu arrivatu apri, bella mia, sono arrivato
mò ca mammitta nun c’è ca fora è juta adesso che tua mamma non c’è che fuori è andata
tu si ddi fora e gira li mura tu sei fuori e gira attorno ai muri
io di dintra sugnu bon serrata mentre io sono dentro ben chiusa.
mi l’à saputa fare gran mmarrata mi hai saputo ingannare da gran maestra
ma à ddi venire u tempu di l’uva ma arriverà il tempo dell’uva
quannu le donne belle vannu fora quando le belle donne escono fuori
bonu venutu u tempu di l’uva benvenuto il tempo dell’uva
iu mi pigliu li frati mii e vaiu fora io prendo i miei fratelli ed esco fuori
si li tui frati forano liuni se i tuoi fratelli fossero leoni
li petri di la via spati e cartella le pietre della strada diventerebbero spade e coltellie
tu tannu ti gudi a mmia, giuvane bellu, e tu allora ti godrai me, giovane bello,
quannu mi porti a fede e l’anellu. quando mi porti la fede e l’anello.
U suli ha puatu a tumma
E ru suli ha pijatu a tumma Il sole sta tramontando
a ra patruna li cada ra vrogna la padrona inizia a dispiacersi
e ra vrogna ti vo calari e il dispiacere ti venga pure
e chissa è l’ura du scapulari. ma questa è l’ora di andare via.
I piedi nudi scottavano e sanguinavano, le mani annerite si screpolavano, le gambe venivano lacerate dai pruni, ed il collo, il viso, le braccia, erano esposti al sole. Quando tutta la ginestra era stata raccolta, veniva portata sul letto del fiume, dove grandi calderoni ricolmi di acqua bollente la attendevano. Una volta bollita, la rigogliosa pianta era pronta per essere sfilata. Le donne iniziavano a sfibrarla strofinandola sotto i piedi contro la roccia, poi le fibre venivano strappate filo per filo e battute nella maciulla ed infine messe ad imbiancare al sole. Era il piacevole tepore del focolare, poi, ad illuminare il lavoro delle filatrici e delle tessitrici .... e così, da agosto a dicembre, dalla pianta si arrivava al tessuto. Le puerpere e le vecchie nonne, invece, non si avventuravano tra i rovi, ma avevano il privilegio di poter restare a casa.www.galkroton.it/verzino/default.asp

Nessun commento:

Post più popolari

Il Meteo a Verzino

MONDO